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Ente per la Gestione del
Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone

Loc. Butto, 1 23874 Montevecchia (LC)
C.F. 94003030130 - Tel. 039.9930384 - Fax. 039.9930619
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La carta geologica del Parco

La carta geologica è una carta dove vengono messi in evidenza, attraverso diversi colori, i vari tipi di roccia affioranti sul territorio in esame e la loro età. Ma non solo, nelle carte geologiche vengono anche indicati i depositi Quaternari e le più importanti forme morfologiche riferibili ad azioni di deposito e di erosione del territorio come i cordoni morenici, gli orli di terrazzo fluviale, le frane ecc.

Nelle carte geologiche sono rappresentate anche con una particolare simboleggiatura le faglie e le pieghe. La carta geologica del parco redatta dagli scriventi, alla scala, 1:10.000 illustra la distribuzione in superficie delle differenti formazioni rocciose e dei depositi superficiali. Nella stessa carta sono anche riportati gli elementi strutturali più significativi (faglie, assi di pieghe e giaciture).

Substrato roccioso

Flysch di Bergamo (Cretacico-Eocene): è formato da un'alternanza di strati arenacei e pelitici con spessore variabile da decimetrico a metrico con interstrati marnosi molto sottili. I livelli arenacei sono ricchi in minerali e presentano delle strutture tipiche dei depositi di origine torbiditica (laminazioni parallele, incrociate, ondulazioni). Questa formazione rocciosa affiora lungo il crinale che dal santuario di Montevecchia arriva fino a Spiazzolo, lungo il crinale che dalla Cappelletta Crippa arriva fino alla zone delle Molere a Viganò e nei pressi della Cava di Pietra nel comune di Missaglia.

Scaglia (Eocene): sottili strati marnosi dalla tipica frattura scagliosa. Affiora lungo la fascia che da Lissolo, va fino a Galbusera Nera, C.na Scarpadda Galbusera Bianca. Un limitato lembo di Scaglia è visibile presso C.na Umberto nel comune di Montevecchia.

Formazione "Ceppo Lombardo": si tratta di un deposito fluvioglaciale depositato in un periodo interglaciale anteriore alla glaciazione Mindell. E' formato da un conglomerato parzialmente cementato; affiora nella porzione più meridionale del territorio del parco lungo gli impluvi dei torrenti Molgora e Lavandaia.

Depositi superficiali

Occupano prevalentemente l'area subpianeggiante. sono stati differenziati in base ai processi che li hanno generati.

Depositi fluvioglaciali Mindell (700.000-300.000 anni): litologicamente questo deposito è costituito da ghiaie e sabbie con grossi blocchi immersi in un abbondante matrice limosa-argillosa di colore rossastro. L'alterazione è molto spinta, oltre i 4 m, i ciottoli sono friabili e completamente argillificati. Costituiscono tutta la porzione pianeggiante meridionale del territorio del parco.

Depositi fluvioglaciali Riss (300.000-80.000): litologicamente sono molto simili ai precedenti, l'alterazione si spinge fino ad un massimo di 2-3 m e in questo spessore i clasti sono quasi completamente argillificati e sfaldati. Alla
glaciazione rissiana è attribuito l'ampio terrazzo su cui sorgono C.na Brughè, Bagaggera, La Fornace e l'area ad Ovest del comune di Missaglia.

Depositi glaciali Wurm (80.000-10.000): sono costituiti da massi metrici, blocchi e ciottoli caoticamente disposti immersi in un'abbondante matrice sabbiosa-limosa. L'alterazione del deposito è limitata alla coltre più superficiale (0.5-1.0 m). Questi depositi formano i rilievi collinari presenti lungo il confine nord del Parco interessando gli abitati di Sirtori, Perego, Olgiate Molgora e Rovagnate.

Depositi fluvioglaciali Wurm (80.000-10.000) ed alluvioni antiche: sono costituiti da ciottoli arrotondati, ghiaie e sabbie immersi in una matrice sabbiosa-limosa. Questi depositi hanno dato luogo alla zona subpianeggiante presente nella fascia nord-occidentale del parco.

Depositi glacio-lacustri: danno luogo ad aree pianeggianti, sono circondati quasi da ogni parte da rilievi. Sono formati da materiale fine sabbia, limo e argilla.

Depositi eluvio-colluviali: sono costituiti essenzialmente da accumuli detritici, monolitologici, formati da clasti spigolosi e grossolani, sono il prodotto dell ' alterazione del substrato roccioso ad opera dei processi legati alla forza di gravità e agli agenti atmosferici. Nell'area in esame sono localizzati ai piedi dei principali rilievi collinari.

Depositi alluvionali recenti: sono legati all ' azione di trasporto e deposito ad opera delle acque correnti formano le piane prospicienti il torrente Curone, Lavandaia, Molgora e Molgoretta sono costituiti prevalentemente da sabbie e sabbie-limose.

Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone
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